Controversia sullo sciopero di avvertimento: la Corte decide sul futuro dei diritti dei lavoratori della Chiesa!
Il 12 novembre 2025 il tribunale del lavoro di Erfurt esaminerà un caso di Weimar riguardante scioperi di avvertimento da parte dei datori di lavoro della chiesa.

Controversia sullo sciopero di avvertimento: la Corte decide sul futuro dei diritti dei lavoratori della Chiesa!
Un tema acceso nella discussione sulle condizioni di lavoro nelle istituzioni ecclesiastiche si svolge oggi presso il tribunale del lavoro di Erfurt. A partire dalle ore 12 verrà trattato un caso di Weimar che potrebbe avere conseguenze di vasta portata sui circa 35.000 dipendenti della Diakonie Mitteldeutschland. Si tratta di un contenzioso legale avviato a seguito degli scioperi di avvertimento organizzati dal sindacato Verdi nell'agosto e nell'ottobre 2024 presso la Sophien- und Hufeland Klinikum di Weimar al fine di applicare una migliore contrattazione collettiva. N TV riferisce che la Chiesa evangelica della Germania Centrale (EKM) e il suo Diakonisches Werk hanno fatto causa contro questi scioperi e sono riusciti in prima istanza ad ottenere un divieto del tribunale. Ora, in questo caso, la precedente decisione della corte viene nuovamente esaminata.
Qui il diritto di sciopero incontra il diritto all'autodeterminazione della Chiesa, che consente alle Chiese di regolare i rapporti di lavoro in apposite commissioni. Verdi ha chiesto una contrattazione collettiva separata, che è stata respinta dalla Chiesa. Al centro di questo dibattito è soprattutto la decisione fondamentale del Tribunale federale del lavoro (BAG) del 2012, che vieta ai sindacati di scioperare contro i datori di lavoro ecclesiastici. Il tribunale del lavoro di Erfurt aveva già stabilito in passato che il riferimento al diritto del lavoro ecclesiastico non si discosta evidentemente dalla legge: ora la situazione potrebbe cambiare se i giudici decidessero a favore di Verdi.
Contrasti dei diritti fondamentali
La controversia solleva questioni fondamentali sui diritti dei lavoratori e sul diritto all'autodeterminazione delle Chiese. Una sentenza potrebbe non solo determinare le condizioni quadro per la futura contrattazione collettiva, ma anche far luce sulla questione dell’equità salariale nel servizio religioso. Qui i rappresentanti della Chiesa fanno riferimento al principio della Terza Via, che prevede una partnership tra dipendenti e datori di lavoro per risolvere i conflitti senza scioperi. Secondo questo principio, tuttavia, la risoluzione dei conflitti nel servizio ecclesiastico non dovrebbe assumere la forma di controversie sindacali, poiché ciò contraddirebbe la missione delle chiese DBK conduce.
A questo si ricollegano anche gli ultimi sviluppi riguardanti la posizione giuridica delle Chiese. Una decisione della Corte costituzionale federale dell’ottobre 2023 ha rafforzato il diritto delle Chiese all’autodeterminazione per quanto riguarda le pratiche di assunzione, il che innesca ulteriormente l’attuale discussione. Ora resta da vedere quale direzione prenderà il tribunale del lavoro di Erfurt e quale effetto di segnalazione ciò potrebbe avere per i dipendenti delle istituzioni ecclesiastiche a livello nazionale.