Giornata della memoria a Berlino: 500 manifestanti nonostante il divieto del municipio rosso
Il 7 ottobre 2025, eventi commemorativi a Berlino hanno commemorato l'attacco terroristico di Hamas del 2023, accompagnati da proteste controverse.

Giornata della memoria a Berlino: 500 manifestanti nonostante il divieto del municipio rosso
Il 7 ottobre 2025, una significativa commemorazione dell'attacco terroristico di Hamas a Israele ebbe luogo a Berlino. In questo giorno, circa 500 persone si sono radunate nonostante il divieto di una manifestazione filo-palestinese su Alexanderplatz. Gli slogan gridati partecipanti come "Gloria ai nostri combattenti" e "dal fiume al mare", per cui si stavano conquistando la polizia, a seguito del quale almeno un dipendente pubblico è stato ferito. Per precauzione, la polizia aveva fornito un cannone d'acqua, ma all'inizio non lo ha iniziato. La campagna è stata originariamente registrata con il titolo "Stop the Genocide" per 150 partecipanti. Una chiamata sui social media ha portato all'iniziazione di procedimenti penali contro gli organizzatori e la polizia ha fermato un'altra manifestazione anti-israeliana vicino all'Oberbaumbrücke la mattina del giorno della commemorazione.
In questa campagna intermedia, circa 40 persone hanno bloccato la strada e acceso la pirotecnica. Fortunatamente, non ci sono stati infortuni o danni, ma 17 persone sono state arrestate da un gruppo filo-palestinese perché hanno chiamato slogan proibiti o traffico disabilitato. Il giorno commemorativo ha ricordato le vittime dell'attacco di Hamas il 7 ottobre 2023, in cui sono state uccise 1.200 persone e circa 250 sono state deportate nella striscia di Gaza. I rapporti indicano che nel conflitto in corso tra Israele e Hamas, sono state uccise oltre 65.000 persone, tra cui molti civili, il che intensifica ulteriormente la situazione tesa.
Libertà di espressione e violenza della polizia a Berlino
In relazione ai recenti avvenimenti il segretario di Stato Bernd Krösser ha sottolineato l'importanza della libertà di espressione e di riunione in Germania. Ha espresso fiducia nelle misure adottate dalle autorità di Berlino per far fronte al crescente conflitto. Tuttavia, nelle prime sei settimane dopo l'attacco di Hamas a Israele, furono vietati più di una dozzina di raduni filo-palestinesi. Mentre i tribunali spesso si pronunciano contro le dure misure adottate dal Senato di Berlino, il crescente divieto di manifestazioni e le relative reazioni sono visti come problematici. Le persone con un background migratorio arabo spesso si lamentano dello stigma di essere visti come simpatizzanti di Hamas.
La già tesa pace sociale potrebbe essere ulteriormente messa a repentaglio dalle politiche restrittive del Senato di Berlino. Dall'ottobre 2023 si registrano anche segnalazioni di violenti scontri tra giovani e polizia. Le misure severe hanno portato ad un aumento dei crimini antisemiti a Berlino, che sono balzati da 533 a 1.451 nel 2024. Anche i cosiddetti crimini di propaganda sono saliti a 531, mentre è diminuito il numero dei crimini violenti, il che sottolinea la complessità della situazione. I critici avvertono che la gestione delle proteste da parte delle autorità sta rendendo più difficile la coesione sociale.
Ricercatori della protesta come Jannis Julien Grimm criticano la mancanza di empatia e dialogo tra i diversi gruppi. Ultimo ma non meno importante, ci sono anche minacce e messaggi di odio contro i critici della condotta di guerra di Israele, che avvelenano ulteriormente il clima pubblico. In questo contesto, diventa chiaro che affrontare la questione è estremamente delicato e richiede un approccio differenziato per evitare possibili escalation in futuro.